“Don’t be fooled by the rocks that I got / I’m still, I’m still Jenny from the block / Used to have a little, now I have a lot / No matter where I go, I know where I came from (from the Bronx!, n.d.r) / …”. Così Jennifer Lopez ripeteva in una delle sue più popolari canzoni, da cui deriva anceh il suo soprannome: Jenny from the block.
Jennifer Lopez vuole ricordare che, in fondo, è solo una delle tante ragazze del quartiere che, pur avendo raggiunto fama e successo, non dimentica mai le sue radici e di essere cresciuta in un ambiente povero e pericoloso, dove molte ragazze come lei ancora oggi finiscono nelle gang o non riescono a emergere.
La vita privata e gli investimenti
Nel film d’azione e di fantascienza Atlas – di recente in esclusiva su Netflix e costato 110 milioni di dollari – Jennifer Lopez interpreta un’analista antiterrorismo che combatte un esercito di robot ribelli e che diventa una cosa sola con un’IA. Questo progetto è una co-produzione di Asap Entertainment, Safehouse Pictures, Berlanti-Schechter Films e la sua stessa casa di produzione, la Nuyorican Productions. Nel 2021 Jennifer aveva firmato un accordo con Netflix per produrre una serie di film e di show TV con la Nuyorican Productions. Tra gli altri film di successo che ha co-prodotto con loro c’è stato The Mother, un action di spionaggio.
Negli ultimi anni la Lopez è stata altrettanto attiva dal punto di vista imprenditoriale. Nel 2021 ha lanciato la sua organizzazione filantropica Limitless Labs, per supportare le imprenditrici latine e le piccole medie imprese. Nel 2022, anche con la nonprofit Grameen America, che prevede, per le imprenditrici latine, prestiti per 14 miliardi di dollari e 6 milioni di ore di educazione finanziaria e di formazione entro il 2030.
Il beauty e la moda
Oltre ad aver lanciato la propria linea di moda, un profumo e la linea di prodotti beauty JLo Beauty, Jennifer ha creato una linea di scarpe con DSW e ha investito in diverse aziende tra cui Hims & Hers Health, Bodyarmor, SuperDrink, Wonder. Nel 2022 Jennifer è divenuta la brand global ambassador di Intimissimi. Nel 2023 ha lanciato il brand Delola, una collaborazione tra il suo brand di moda J.Lo by Jennifer Lopez e Revolve, e la linea di scarpe JLO Jennifer Lopez.
Come progetti futuri, Jennifer Lopez sarà nel dramma Unstoppable, prodotto da Ben Affleck e Matt Damon, ispirato dalla vita del wrestler Anthony Robles, e sarà come attrice e produttrice esecutiva nel musical Kiss of the Spider Woman, che ha cominciato a girare ad aprile nel New Jersey. Abbiamo incontrato la Lopez a Los Angeles, proprio in occasione della premiere di Atlas, che a giugno ha accumulato oltre 60 milioni di visioni globali.
Ci racconta la storia di Atlas?
La sceneggiatura mi ha da subito appassionata, perché ricorda un futuro ancora immaginario, ma possibile. È ambientata nel 2043 e racconta della guerra tra gli umani e Harlan, un robot ribelle e terrorista umanoide dell’IA che è scappato su un pianeta nello spazio con un esercito di macchine che minacciano di distruggere il mondo. Alla fine, anch’io, pur essendo un’analista di dati, vado in missione con un gruppo di ranger per sconfiggerlo. Ma questo è solo l’inizio di una grande avventura, di cui ci tengo a non svelare troppo, perché detesto chi mi rovina un film o un libro raccontandomi la fine o tutta la vicenda.
Il suo personaggio e Harlan hanno comunque un rapporto molto particolare. Nel film è stato creato da una famosa scienziata, sua madre, e ha vissuto con lei da bambina, quasi fosse un fratello, fino a quando si è ribellato.
Sì, in questo film si mette in risalto sia il lato positivo che il lato negativo dell’IA. Nel caso di Harlan si dimostra come tutto sia andato fuori controllo e come i robot alla fine possano essere pericolosi, nella loro convinzione di essere migliori e di potersi sostituire a noi. Nella sua visione, come vedrete, Harlan crede in un mondo migliore.
Lei, comunque, lega invece con un’altra AI, chiamata Smith, un robot al cui interno siede e con cui insieme può divenire un essere solo e combattere.
Atlas, a un certo punto, è costretta a entrare lei stessa in un robot e si chiederà se lasciare accedere l’AI al suo cervello, alle sue memorie e ai suoi dati. In questo film si vede come uomini e AI possano divenire, insieme, qualcosa di più forte.
Teme le intelligenze artificiali?
Di certo sono molto preoccupata dopo avere scoperto tutti i suoi risvolti. Mi rendo conto che potrebbe essere molto pericolosa, se non gestita eticamente. È da non sottovalutare e prendere davvero sul serio.
Cosa l’ha convinta a prendere parte a questo film?
Credo nel potere delle storie. Mi sono commossa quando ho letto questa, perché non si tratta solo di fantascienza e tecnologia, si parla di sentimenti ed emozioni. Quando ho letto la storia di Atlas, questa donna – che ha subito un trauma tanto forte da bambina, ma che decide, nonostante tutto, di non perdere la speranza, di studiare i robot e specializzarsi in essi per poter comprendere il loro pensiero e prevedere le loro azioni – mi sono resa conto del significato più profondo del progetto. È un viaggio alla scoperta di un nuovo mondo che si sta sviluppando attorno a noi e che ci può fare paura. Al tempo stesso, il mio personaggio è un’eroina, forte e determinata. È di certo un esempio di ispirazione per altre donne.
L’IA l’ha di certo molto affascinata, al punto che mi pare ne sia stata influenzata perfino in This Is Me: … Now. A Love Story, un musical romantico, tra realtà e fantasy che racconta la sua vita e il suo rapporto con l’amore e gli uomini
Lì parlo di una leggenda portoricana indigena che mi raccontava spesso mia madre prima che mi addormentassi. Entrambi i miei genitori erano originari di Puerto Rico. Raccontava di due innamorati, Alida e Taroo, a cui gli dèi avevano impedito di stare insieme, disperati si rivolsero a loro. Alida fu così trasformata in un fiore e Taroo in un colibrì. Secondo questa storia è per questo che il colibrì passa di fiore in fiore nella speranza di ritrovare, un giorno, la sua amata. Questo progetto è molto originale e rappresenta me stessa: le mie origini nel Bronx, come i miei sogni, le mie speranze e le mie delusioni. Alla fine sono un’inguaribile romantica.
Lei è sempre stata molto sentimentale, ma è anche il segreto del suo successo.
Di certo chi ha amato comprende. Provo molta tristezza per chi non è capace di amare. Non smetterò mai di credere nell’amore, nonostante tutto.
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