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Musk contro Maduro: il miliardario accetta “la lotta” con il presidente del Venezuela

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Elon Musk ha accettato l’apparente invito del presidente venezuelano Nicolás Maduro a combattere fisicamente dopo che la persona più ricco del mondo lo ha ripetutamente attaccato per quelli che ha definito “gravi brogli elettorali” nel Paese e definendolo un “dittatore” su X, la piattaforma di social media precedentemente nota come Twitter di cui Musk è proprietario.

Aspetti principali

  • Maduro e i suoi oppositori hanno rivendicato la vittoria nell’elezione nazionale svoltasi domenica, in cui la pubblicazione dei conteggi ufficiali dei voti è stata ritardata prima che il presidente fosse dichiarato vincitore con il 51% dei voti, un risultato che è stato ampiamente messo in discussione e che Musk ha definito una frode.
  • Musk ha anche ripostato un tweet del presidente argentino Javier Milei che invitava Maduro a “riconoscere la sconfitta dopo anni di socialismo, miseria, decadenza e morte”.
  • In seguito agli attacchi di Musk, Maduro avrebbe dichiarato alla televisione nazionale venezuelana: “Volete combattere? Facciamolo. Elon Musk, sono pronto. Non ho paura di te. Combattiamo, ovunque tu voglia”.
  • Musk ha twittato “Accetto” e ha risposto alle notizie uscite in seguito alla sua accettazione dicendo: “Si tirerà indietro”.
  • “Se vinco io, si dimette da dittatore del Venezuela”, ha scritto Musk su X, prima di aggiungere l’offerta: “Se vince lui invece gli do un passaggio gratuito per Marte”.
  • Maduro non ha ancora risposto alle provocazioni del miliardario e non è chiaro come e quando i due potenti si scontreranno.
  • La sfida di Maduro è arrivata dopo aver definito Musk una minaccia per il Venezuela, etichettandolo come “la rappresentazione dell’ideologia fascista, anti-naturale, anti-società” e minacciandolo vagamente dicendo: “Chiunque si metta con me si secca”.

Sullo sfondo

Nei giorni successivi alle contestate elezioni presidenziali, sono aumentate le critiche nei confronti di Maduro. Il presidente aveva promesso elezioni libere ed eque, ma le accuse di interferenze sono continuate ad aumentare, dato che al leader dell’opposizione è stato impedito di candidarsi e ai testimoni del suo avversario è stato presumibilmente negato l’accesso al conteggio centralizzato dei voti.

I risultati, resi noti dopo un ritardo, hanno mostrato Maduro con il 51% dei voti e il diplomatico in pensione Edmundo González con il 44%. L’opposizione ha affermato di aver battuto il presidente con almeno 3,9 milioni di voti. Da allora, le proteste hanno causato la morte di oltre una dozzina di persone in tutto il Paese e più di 1.000 sono state arrestate. Alla Corte Suprema del Paese, che è strettamente allineata con il governo di Maduro, è stato chiesto di condurre una verifica delle elezioni presidenziali.

A margine

Nel giugno dello scorso anno Musk aveva proposto un combattimento tra lui e il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, che sembrava aver accettato l’invito alla rissa. Un portavoce di Meta aveva affermato che Zuckerberg era seriamente intenzionato a sfidare il suo rivale, che in agosto aveva dichiarato che la rissa sarebbe stata trasmessa in diretta streaming sulla sua piattaforma. Il “match in gabbia” non si è mai realizzato.

Citazioni

“Maduro è un tipo grosso e probabilmente sa come combattere, quindi sarebbe un vero combattimento”, ha twittato Musk. “Zuck invece è un piccoletto, quindi sarebbe un combattimento breve lol”.

Le stime di Forbes

Musk, cofondatore di sei aziende, è la persona più ricca del mondo con un patrimonio netto stimato di 240,6 miliardi di dollari. Ha acquistato Twitter nel 2022 per 44 miliardi di dollari prima di ribattezzarlo X, oltre a  possedere partecipazioni nel produttore di auto elettriche Tesla e nel produttore di razzi SpaceX, tra le altre aziende.

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