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Il colosso cinese delle auto Dongfeng pronto allo sbarco in Italia: cosa c’è da sapere sull’accordo con il governo

Forse ci siamo. Dopo mesi di continue trattative, il governo italiano potrebbe aver individuato nella cinese Dongfeng il profilo giusto per aumentare la produzione di auto, dando così al paese un altro costruttore oltre a Stellantis. La svolta sarebbe arrivata dalla recente missione a Pechino del ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso. In quell’occasione infatti Urso ha incontrato i vertici di Dongfeng proprio per discutere di potenziali investimenti in Italia.

Vicino lo sbarco di Dongfeng in Italia

  • Secondo indiscrezioni delle ultime ore, la casa automobilistica Dongfeng è pronta a sbarcare in Italia con uno stabilimento che fungerà da hub produttivo per tutta l’Europa.
  • L’Italia così si appresta ad avere nel proprio paese un altro costruttore oltre a Stellantis, di cui peraltro ha una quota dell’1,5%.
  • La svolta negli accordi sarebbe arrivata durante l’ultima missione a Pechino del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Durante quei giorni, infatti, Urso ha incontrato i vertici di Dongfeng per discutere dei potenziali investimenti in Italia, come specificato in una nota ufficiale dello stesso Ministero.
  • Secondo quanto trapelato, Dongfeng avrebbe in programma di produrre in Italia 100.000 veicoli all’anno
  • Peraltro, lo scorso aprile, Paolo Berlusconi, tramite la sua holding Pbf, ha acquisito il 10% di Df Italia, quella che dovrebbe essere la filiale del colosso cinese Dongfeng.

Il memorandum

Anche la presidente del consiglio Giorgia Meloni è stata in Cina per una missione ufficiale, a a margine della quale è stato sottoscritto un memorandum of understanding tra il ministero delle Imprese e del made in Italy e il ministero dell’Industria e delle tecnologie di informazione cinese per una cooperazione bilaterale industriale anche sul tema dei veicoli elettrici. Il progetto potrebbe quindi coinvolgere anche imprese italiane della componentistica e non è esclusa una partecipazione di minoranza da parte dello Stato.

Dove potrebbe essere lo stabilimento di Dongfeng?

Sono diverse le ipotesi al vaglio in merito all’area dello stabilimento. L’ipotesi più accreditata privilegia il Sud Italia. Tuttavia, si starebbe pensando anche al Piemonte, in particolare presso l’ex sito ex Olivetti di Scarmagno.

La citazione

“Siamo convinti che si possa aprire una nuova e più importante fase nel partneriato strategico tra l’Italia e la Cina. È il momento giusto per fare di più e di meglio: da una partnership commerciale si può fare un salto di qualità e arrivare a una partnership industriale, specialmente nei settori della tecnologia green, della mobilità elettrica e della farmaceutica, che penso possa essere utile anche alla nostra Europa”, aveva dichiarato Urso a conclusione della sua missione a Pechino. “L’obiettivo è fare dell’Italia una piattaforma produttiva che evidenzi questa nuova tipologia di cooperazione win-win tra Italia e Cina”.

A margine

Ieri durante il ‘Tavolo Aumotive’ presieduto dal ministro Adolfo Urso, al quale erano presenti anche i rappresentati delle aziende che producono veicoli in Italia, delle organizzazioni sindacali e datoriali della filiera, delle Regioni e dell’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (Anfia), si è discusso del piano di incentivi (soprannominato Ecobonus), messi a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per l’acquisto di veicoli non inquinanti. Piano, che come evidenziato in una nota ufficiale, “verrà rimodulato per i prossimi anni spostando il focus sull’offerta e puntando su una programmazione pluriennale delle risorse per favorire le case automobilistiche nella programmazione degli investimenti e le famiglie negli acquisti”.

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