Articolo apparso sul numero di ottobre 2024 di Forbes Italia. Abbonati!
Una caccia al sole quella di Massimo Alfredo Lauria, che lo ha portato a lasciare l’attività di geometra per diventare prima direttore generale di un istituto di vigilanza e poi co-fondatore e ceo del gruppo Tresun, eccellenza italiana nel settore fotovoltaico utility scale fondata nel 2014, che ha oggi quasi 200 dipendenti, con un fatturato di svariati milioni di euro.
Lauria, com’ è stato il percorso di crescita di Tresun?
Mistico e glorioso, in quanto tutto è nato dalla sofferenza economica di tre ex colleghi di lavoro, oggi soci, che non percepivano lo stipendio da otto mesi. Eravamo in grandi difficoltà economiche e avevamo famiglia, ma anche una grandissima voglia di fare e un progetto da seguire. Questo è stato fondamentale. Perciò dico sempre, specialmente ai giovani: prendete carta e penna e scrivete, progettate il vostro futuro. Non è stato facile, ma devo dire che era, è stato e sarà il nostro destino. Avevo e continuo ad avere una missione chiara e determinata, fatta di passione, tanta curiosità e molto studio. Sono stato caparbio a trasmettere questa mia visione sul futuro delle rinnovabili ai miei due soci, Domenico Pennisi e Placido Pulvirenti, che mi hanno seguito e grazie alle loro doti operative hanno permesso che il progetto Tresun diventasse pian piano realtà. Senza di loro non ce l’avrei mai fatta. Siamo partiti con una società semplificata, creata con soli 1.000 euro di capitale sociale e zero dipendenti, se non gli stessi tre soci fondatori, i quali, ognuno con l’apporto delle proprie competenze e dei propri ruoli, mossi da forte sintonia, empatia e determinazione, hanno portato la società a diventare una realtà consolidata e in classifica ai primi posti nel settore dell’operation & maintenance (o&m) e dell’engineering – procurement and construction (epc) di impianti fotovoltaici di grande taglia.
Un impegno che vi ha portato anche a ottenere diversi riconoscimenti.
La società è stata inserita nella classifica delle aziende leader della crescita negli anni 2023 e 2024 stilata da Statista assieme al Sole 24 Ore. Il Financial Times l’ha inserita nella classifica delle 1.000 aziende in Europa a maggiore crescita, sempre negli anni 2023 – 2024. Siamo stati premiati nel 2023 a Milano a Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, come eccellenza dell’anno nel settore innovazione; impianti fotovoltaici epc”.
Il vostro percorso di crescita vi ha portato anche a fare acquisizioni?
Acquisizioni no. Quest’anno l’azienda ha fondato altre due società, assumendo l’identità di gruppo Tresun. La prima è la Pianotrafo, specializzata nella costruzione e nella riparazione di trasformatori in resina applicati al settore fotovoltaico e industriale. L’altra la Proximo, specializzata in servizi di sfalcio erba e lavaggio moduli in impianti fotovoltaici. In Sicilia a costruire questo tipo di trasformatori, al momento, ci siamo solo noi.
A cosa sono dovuti questi risultati e chi sono i vostri clienti?
I risultati sono dovuti alla passione, all’amore, alla dedizione per il lavoro. Siamo fortunati ad avere un know how forte, preparato e variegato che non è arrivato già pronto, ma si è formato con noi, ha sposato e continua a sposare i nostri progetti e le nostre sfide. E poi da noi si guadagna tanto! I nostri clienti sono fondi d’investimento e multiutility multinazionali.
Cosa vi distingue dai concorrenti?
Sicuramente l’ampia offerta dei servizi, la proattività e la reattività, ma soprattutto competenze specifiche in ambito elettrotecnico ed elettromeccanico che altri non hanno. Tresun Chasing the Sun svolge servizi di nicchia tramite il proprio laboratorio di elettronica, dove effettua la riparazione e la rigenerazione di inverter fotovoltaici guasti o dismessi, inserendosi così tra le aziende virtuose in Europa che adottano processi di economia circolare.
Guardando al futuro, quali sono gli obiettivi della società?
L’obiettivo principale è diventare la prima azienda in Europa per qualità e quantità dei servizi di manutenzione e costruzione di impianti fotovoltaici di grande taglia. Oggi gestiamo in manutenzione circa 600 Megawatt di impianti fotovoltaici su tutto il territorio nazionale e in base al nostro piano industriale al 31 dicembre 2025 dobbiamo arrivare a 1 Gigawatt. Per quanto riguarda invece l’epc, stiamo partecipando a un progetto ambizioso di circa 250 Megawatt che affronteremo con personale proprio e con qualche subappalto, considerata la grandezza.
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