Ci risiamo. A distanza stranamente di tre anni per l’esplosione della pandemia, che ha fermato per oltre un anno l’orologio mondiale, l’Europa del calcio è pronta nuovamente a riprendersi la scena e a ripartire dall’11 luglio 2021, data storica per la nostra Nazionale che, per la seconda volta nella sua storia, si è laureata campione d’Europa. Un trionfo da 28,5 milioni di euro che addirittura mancava dal 1968, che però – in modo del tutto inaspettato (così come lo era stata la vittoria) – ha dato il la alla fine di un ciclo. Prima con l’ennesima mancata qualificazione ai Mondiali – disputati solamente un anno dopo in Qatar – e poi con l’addio al veleno del ct Roberto Mancini, uno degli artefici dell’impresa europea, culminata con la vittoria di Wembley proprio contro i padroni di casa dell’Inghilterra, già certi di alzare il trofeo davanti i loro tifosi.
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In questi tre anni sono cambiate tante cose: dall’addio di Giorgio Chiellini e all’arrivo sulla panchina di Luciano Spalletti, fresco campione d’Italia con il Napoli, fino ad arrivare al pass proprio per la Germania staccato, con molto affanno, dopo lo 0 a 0 contro l’Ucraina. Un percorso difficile e complesso che ha visto tante Italie, tanti volti nuovi, nuovi dubbi e certezze e diverse riconferme. Un’ennesima piccola rivoluzione che ha anche cambiato il valore stesso della rosa.
Le nazionali di maggior valore: Italia fuori dalla top 5
Se il 25 marzo 2022, all’indomani della sconfitta contro la Macedonia – che è valsa l’addio anticipato ai Mondiali – la rosa degli azzurri valeva, secondo i dati Transfermarkt, 856 milioni di euro, oggi è in netta discesa. Stiamo parlando di oltre 100 milioni in meno: 705,50 milioni di euro.
Cifra spinta soprattutto dal blocco italiano dell’Inter (fresca del titolo della Serie A e del recente cambio societario), composto da Nicolò Barella (80 milioni di euro), Alessandro Bastoni (70 milioni di euro) e Federico Di Marco (50 milioni di euro). E il divario con le altre nazionali è ampio. Non a caso la rosa italiana si piazza solo al settimo posto a livello europeo e al nono a livello mondiale.
Tra le top, infatti, la Nazionale di Spalletti si piazza solamente davanti al Belgio (584,50 milioni di euro). Netto invece il gap con chi è davanti a noi, come Olanda (845 milioni di euro) Germania (851 milioni di euro), e Spagna (965 milioni di euro). Tutte al di fuori della top 3 e sotto il miliardo di euro.
Europei 2024: Inghilterra favorita
Ad aprire il podio delle tre nazionali europee di maggior valore troviamo il Portogallo dell’intramontabile Cristiano Ronaldo, che anche quest’anno è in testa alla classifica degli sportivi più pagati al mondo secondo Forbes con 260 milioni di dollari. Non è lui però a impattare maggiormente sul valore della rosa (1,05 miliardi di euro), bensì il rossonero Rafael Leao, con un valore pari a 90 milioni di euro, seguito da Ruben Dias, 80 milioni di euro, e da Bernardo Silva e Bruno Ferndandes, entrambi valutati 70 milioni di euro.
Al secondo posto di questa particolare classifica troviamo la Francia vice campione del mondo (1,23 miliardi di euro), spinta in particolar modo da Kylian Mbappé che vanta una valutazione di 180 milioni di euro, Aurélien Tchouaméni e Eduardo Camavinga, entrambi valutati 100 milioni di euro. Peraltro, il campione 25enne, fresco di annuncio con il Real Madrid, è risultato secondo Forbes l’atleta under 25 più pagato al mondo con 110 milioni di dollari.
Favorita ancora una volta l’Inghilterra. Grazie a una stima di 1,52 miliardi di euro (più del doppio della nostra) gli uomini di Southgate sono in assoluto la rosa di maggior valore al mondo, oltre che in Europa. Decisivo l’impatto economico rappresentato dalla presenza di ben 5 calciatori che superano i 100 milioni di euro di valutazione. Stiamo parlando di Jude Bellingham (180), Phil Foden (150), Bukayo Saka (140), Declan Rice (120) e Harry Kane (100).
Le nazionali europee di maggior valore: la top 10
- Inghilterra: 1,52 miliardi di euro
- Francia: 1,23 miliardi di euro
- Portogallo: 1,05 miliardi di euro
- Spagna: 965,50 milioni di euro
- Germania: 851 milioni di euro
- Olanda: 845 milioni di euro
- Italia: 705,50 milioni di euro
- Belgio: 584,50 milioni di euro
- Norvegia: 479,60 milioni di euro
- Danimarica: 415,50 milioni di euro
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