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STMicroelectronics assume 700 specialisti in Brianza: investimento da 2 miliardi di dollari per chip ad alta performance

La mancanza di chip potrebbe abbattersi come una grandinata sul raccolto dei pc, delle console per videogiochi e delle auto. Michael Dell teme di non poter consegnare computer nel prossimo biennio, la Playstation 5 è già difficile da reperire, Hyundai ha appena chiesto a Tsmc e Samsung una fornitura di semiconduttori. L’Italia ha molto a che fare con i chip. Il fisico vicentino Federico Faggin li ha inventati in California. La nostra STMicroelectronics (oggi italo-francese), con 46mila creatori e oltre 100mila clienti, è uno dei leader mondiali dei semiconduttori. Ora ha approvato un investimento di 2 miliardi di dollari per costruire uno stabilimento destinato a produrre – e sarebbe la prima volta per il nostro mercato – wafer in silicio da 300 millimetri di diametro per produrre semiconduttori capaci di alte performance. Si prevede l’assunzione di 700 specialisti nello stabilimento di Agrate Brianza.

La camera bianca di STMicroelectronics

Sono stati il ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e l’ad di STMicroelectronics, Jean-Marc Chery, a inaugurare la cosiddetta “camera bianca”, ambiente sicuro e privo di granelli di polvere per realizzare i primi wafer nel terzo trimestre del 2022. “Saremo protagonisti dell’ecosistema europeo, abilitando la collaborazione con grandi partner per dare all’Europa una spinta in avanti in un settore strategico, finora dominato da Stati Uniti, Cina e Corea del Sud”, ha detto Chery.

Il nuovo impianto di Agrate va sotto il nome tecnico di R3 e copre un’area di 65mila metri quadrati. Oltre 15mila saranno occupati dalle cosiddette clean room, le camere bianche.

L’accordo STMicroelectronics – PoliMi

STMicroelectronics e Politecnico di Milano hanno annunciato una collaborazione che si estenderà per i prossimi cinque anni. Scaturisce da questo accordo la costituzione di un centro di ricerca congiunto sui materiali avanzati per i sensori (Steam), basato sulla collaborazione già in atto tra STMicroelectronics e PoliMi. In arrivo svariate borse di dottorato e posti per professori e ricercatori in quattro aree nel settore dei materiali correlati alla produzione.

Il Parco dei Gasometri Bovisa

Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano, parla di “risultato straordinario, frutto di uno sforzo congiunto su aree chiave come i sensori e l’intelligenza artificiale. Il nostro investimento punta anche all’innovazione del settore manifatturiero che rappresenta il motore della nostra economia”. Il laboratorio sarà aperto alle aziende e farà parte di quell’ecosistema che si sta cementando nel Parco dei Gasometri della Bovisa. Un quartiere che, per Milano, simboleggia la prima industrializzazione e comprende, oltre al PoliMi, anche l’istituto Mario Negri.

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