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Caltagirone si dimette dal cda di Generali: “La mia figura è stata osteggiata”

Ribaltone in casa Generali. Francesco Gaetano Caltagirone ha deciso di dimettersi dal cda del gruppo assicurativo, a causa di forti incomprensioni sviluppatesi negli ultimi mesi.

Aspetti principali

  • Nella giornata di ieri, quasi allo scoccare della mezzanotte, il gruppo Generali ha comunicato che Francesco Gaetano Caltagirone ha presentato le proprie dimissioni dal cda.
  • Caltagirone incarna diversi ruoli all’interno del gruppo: vice presidente vicario, consigliere non indipendente e membro dei comitati per le nomine e la remunerazione; per la corporate governance e la sostenibilità sociale ed ambientale; per gli investimenti; e per le operazioni strategiche.
  • Bisogna ricordare che, direttamente o attraverso società a lui riconducibili, Caltagirone detiene una quota del capitale sociale di Assicurazioni Generali pari all’8,04%.
  • “Esprimo vivo rammarico e sorpresa per la decisione assunta dal cav. Caltagirone. Le motivazioni addotte non possono che essere categoricamente respinte avendo la società sempre condotto la sua attività secondo criteri di assoluta trasparenza e rigorosa correttezza, anche relativamente ai lavori per la presentazione di una lista per il rinnovo del consiglio, di cui ha costantemente informato le autorità di vigilanza. Ai suddetti principi ci si è attenuti nei rapporti con tutti i consiglieri, senza eccezione alcuna e in ogni occasione”, ha dichiarato il presidente di Assicurazioni Generali Gabriele Galateri di Genola.

La citazione cruciale

“La mia persona è stata palesemente osteggiata, impedita dal dare il proprio contributo critico e ad assicurare un controllo adeguato”. Con queste parole Francesco Gaetano Caltagirone ha motivato le sue dimissioni. Facendo riferimento alle modalità di lavoro del consiglio di amministrazione e in particolare: alla presentazione e approvazione del piano strategico; alla procedura per la presentazione di una lista da parte del Consiglio; alle modalità di applicazione della normativa sulle informazioni privilegiate; all’informativa sui rapporti con i media e con i soci significativi, ancorché titolari di partecipazioni inferiori alle soglie di rilevanza.

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