pettenon cosmetics
Small Giants

L’azienda del settore hair & skincare che punta a diventare Bcorp nel 2024

Articolo tratto dall’allegato Small Giants del numero di aprile  2023 di Forbes Italia. Abbonati!

Qualità di un prodotto professionale made in Italy distribuito in 114 Paesi e sostenibilità del ciclo produttivo nel rispetto dell’ambiente. Due aspetti che l’hanno portata a essere già nel 2021 società Benefit e nel 2022 carbon neutral, con l’obiettivo di diventare entro il 2024 B Corporation. Un binomio che rappresenta bene la mission che si è data Pettenon Cosmetics, azienda impostasi ai vertici internazionali in un settore in costante evoluzione come il professional hair & skincare. Qui innovare è un must, grazie anche al supporto di moderni laboratori di ricerca interni presso i quali si sviluppano nuovi prodotti, a un reparto per il controllo qualità e un laboratorio microbiologico, a un processo produttivo interamente in house e alle cinque accademie di formazione.

Federico Pegorin

Livelli di professionalità che hanno fatto di Pettenon Cosmetics una consolidata realtà internazionale, con volumi di export che si attestano attorno al 70% del fatturato complessivo, destinati peraltro a salire per strategia già definita. Ma ora l’azienda padovana è pronta a una nuova sfida, dopo aver valutato “l’apertura del capitale a potenziali partner per continuare a sostenere gli investimenti e per accelerare lo sviluppo della nostra azienda”, spiega l’amministratore delegato Federico Pegorin. “Sempre mantenendo il nostro modello di business, che ci ha permesso di continuare a crescere a doppia cifra anche negli ultimi anni”.

 

Pegorin, insieme alla sua famiglia, ha rilevato Pettenon nel 1988, portandola poi assieme al fratello Gianni alla dimensione odierna, con quasi 200 milioni di fatturato, 590 dipendenti e degli impianti all’avanguardia. Uno sviluppo davvero consistente da quel 1946, anno in cui Mario Pettenon diede vita a Morgana, impresa di stampo artigianale a cui fin dall’inizio collaborò proprio Arturo Pegorin, padre di Federico e Gianni, che lo hanno affiancato negli anni per raccogliere la sua eredità professionale. Abbiamo parlato dell’evoluzione di Pettenon e dei suoi obiettivi futuri con Federico Pegorin, amministratore delegato.

Pettenon Cosmetics sta consolidando una crescita che ormai dura da diversi anni. Quali sono gli obiettivi futuri?

Il momento che stiamo vivendo è di intensa trasformazione. Ci siamo sviluppati come un’azienda multicanale, adottando una precisa strategia di brandizzazione, con una pluralità di marchi che ci garantiscono di andare incontro alle diverse esigenze del mercato, dal canale professionale alla grande distribuzione. Da Fanola ad Alter Ego Italy, da Echosline a Inebrya, da Nevitaly e Sensus fino a Sinesia: ogni nostro brand ha una propria precisa identità. In aggiunta, in questi ultimi anni abbiamo investito nella differenziazione distributiva, siamo entrati nella Gdo, con la linea Alama, che ci sta dando molte soddisfazioni. Questo canale, infatti, sta puntando su articoli di sempre maggiore qualità. E stiamo crescendo nel canale online, che ci permette di avere maggiore copertura geografica, raggiungendo anche quelle realtà territoriali minori in cui non sono presenti i grandi store, dove la varietà di prodotti disponibili  è inferiore.

Il marchio Alter Ego basa i suoi prodotti sui principi della qualità e del cruelty-free

Nel professional hair & skincare c’è una continua evoluzione legata alle diverse tendenze e alla crescente attenzione alla sostenibilità che accomuna molti consumatori. Quali sono le nuove frontiere?

I prodotti che oggi stiamo sviluppando sono orientati proprio verso la sostenibilità, a cominciare dagli ingredienti, di cui abbiamo ridotto il numero concentrandoci su quelli che danno migliore risultato in base agli studi e alle comparazioni eseguite dai nostri laboratori, con una attenzione costante a naturalità e biodegradabilità. Stesso discorso vale per il confezionamento, con l’impiego di plastica riciclata o l’uso della sgrammatura nel tentativo di ridurne il peso e fare quindi flaconi più leggeri con consumi ridotti e quindi vantaggi per lo smaltimento. Nel packaging invece abbiamo avviato una riduzione delle serigrafie, così da favorire il riciclo. E poi c’è il progetto dell’azzeramento delle emissioni di co2 entro l’anno, che per noi significa molto.

Si è parlato di importanti novità dal punto di vista societario e di un progetto di espansione del mercato che va ben oltre i confini italiani e anche europei

La nostra intenzione è quella di spingere sull’acceleratore per proseguire nella crescita dimensionale di Pettenon Cosmetics, che dal 2020 ad oggi è stata a doppia cifra malgrado le difficoltà che come molti altri settori anche il beauty ha attraversato. Per fare questo è necessario aprire il capitale di minoranza ad altri ingressi, così da fare nuove acquisizioni e aumentare la produzione, con l’obiettivo di ampliare lo sguardo a livello internazionale, promuovendo la nostra divisione di private label nei diversi paesi. Intendiamo aprire nuovi stabilimenti su quei mercati dove già oggi siamo presenti e che hanno buoni indicatori di sviluppo commerciale, come l’Asia o l’America, che guardiamo da sempre con molta attenzione. Oltre a questo, c’è la volontà di aprire ad altri player importanti a dimensione e vocazione internazionale, che magari hanno già marchi ben posizionati sul mercato, ma non hanno siti produttivi di proprietà all’interno dei nostri confini. Ritengo sia necessario fare operazioni mirate ad accrescere questo aspetto dimensionale per proseguire nella nostra crescita, perseguendo sempre l’obiettivo della qualità dei prodotti e della sostenibilità in tutto quello che facciamo, che per noi restano due valori fondamentali”.

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