
La battaglia che dura da anni tra Elon Musk e Mark Zuckerberg – e che potrebbe diventare fisica – è andata avanti anche questa settimana.
L’ad di Meta ha inferto un duro colpo a Musk mercoledì, quando ha lanciato un concorrente diretto di Twitter, chiamato Threads, con un annuncio a sorpresa accompagnato dal primo tweet di Zuckerberg in un decennio: il meme dell’uomo ragno spesso usato per scherzare su due cose molto simili.
Musk però non è rimasto a guardare. Il 5 luglio, il giorno del lancio della nuova app, un avvocato di Twitter ha minacciato un’azione legale contro Meta, accusando l’azienda di aver abusato di “segreti commerciali e altre proprietà intellettuali” appartenenti alla piattaforma.
L’esperienza d’uso di Threads si differenzia da quella di Twitter per diversi aspetti, tra cui l’eliminazione degli hashtag e della timeline cronologica, ma ci sono anche delle somiglianze. Musk ha definito Threads come una metaforica “tenia”.
Tuttavia, Threads sembra essere partito alla grande, registrando più di 30 milioni di iscrizioni in 24 ore, con le iscrizioni di alcuni miliardari, pop star e politici. L’ottimismo degli analisti sul lancio dell’app ha contribuito a far salire il patrimonio netto di Zuckerberg, per lo più detenuto in azioni Meta, di 1,2 miliardi di dollari questa settimana.
Zuckerberg è l’ottava persona più ricca del mondo, secondo il tracker in tempo reale di Forbes. Musk, che la scorsa settimana si è ripreso il posto di persona più ricca del pianeta, ha avuto una settimana ancora migliore del suo concorrente.
Le azioni del suo produttore di veicoli elettrici Tesla sono salite del 5%, il che si è tradotto in un aumento di 8,2 miliardi di dollari del suo patrimonio netto. Alla chiusura del mercato di venerdì, Musk vale 246 miliardi di dollari, mentre Zuckerberg 103 miliardi.
Nonostante i diversi scontri pubblici, entrambi gli imprenditori sono cresciuti molto quest’anno. Il patrimonio di Zuckerberg è cresciuta in percentuale maggiore, mentre Musk ha aggiunto più ricchezza in termini di dollari.
Dall’inizio del 2023, la fortuna di Zuckerberg è aumentata del 137%, passando da 43,8 a 103 miliardi di dollari. Nello stesso periodo, il patrimonio netto di Musk è aumentato del 68%, passando da 146,5 a 246 miliardi di dollari. Le loro principali partecipazioni azionarie, Meta e Tesla, sono il secondo e il terzo titolo più performante dell’S&P 500 nella prima metà del 2023, con un aumento rispettivamente del 141% e del 123%.

Le opinioni divergono sul fatto che lo scontro fisico avverrà. Per Dana White, presidente dell’Ultimate Fighting Championship, è già stato pianificato; per il biografo di Musk Walter Isaacson, invece, l’incontro in gabbia non si farà. Tuttavia, a prescindere da Twitter e dal patrimonio netto, ci sono diversi aspetti da considerare.
Ecco come si sono comportati i patrimoni netti di Musk e Zuckerberg nella settimana che va dalla chiusura del mercato di venerdì 30 giugno alla chiusura di venerdì 7 luglio:
Elon Musk
Patrimonio netto: 246 miliardi di dollari, in aumento di 8,2 miliardi
Paese: Stati Uniti
Fonte di ricchezza: Tesla, SpaceX
Musk è di nuovo la persona più ricca del mondo, dopo essere stato al secondo posto per sei mesi. Il suo patrimonio netto è aumentato di 8,2 miliardi di dollari questa settimana, grazie al balzo del 5% delle azioni Tesla.
Durante il fine settimana, il marchio di veicoli elettrici più venduto al mondo ha annunciato un record trimestrale di consegne di quasi 500mile berline e crossover, aiutato da tagli di prezzo – battendo le aspettative degli analisti e arricchendo Musk, che possiede circa un quinto della società.
Mark Zuckerberg
Patrimonio netto: 103 miliardi di dollari, in aumento di 1,2 miliardi
Paese: Stati Uniti
Fonte di ricchezza: Meta
Il lancio del concorrente di Twitter, Threads, è stato seguito da numerosi aggiornamenti da parte degli analisti e ha portato a un rialzo delle azioni di Meta questa settimana. Dopo oltre un anno di assenza dalla top ten dei più ricchi al mondo, Zuckerberg è rientrato in quella classifica alla fine del mese scorso.
Il nuovo prodotto di Meta e la strategia di riduzione dei costi, tra cui 21mila licenziamenti dalla fine del 2022, in quello che Zuckerberg ha definito un “anno di efficienza”, hanno contribuito a far schizzare il prezzo delle azioni da un minimo del novembre 2022.






