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Cassa Depositi e Prestiti emetterà i Covidbond, cosa si sa finora dei nuovi titoli

cassa depositi e prestiti lancia i covidbond
(Imagoeconomica)

In attesa di capire se l’Ue accetterà di introdurre i cosiddetti coronabond richiesti dal governo italiano, Cassa Depositi e Prestiti ha lanciato i Covidbond, con precisione i Covid-19 Social Response Bond.

Come reso noto dalla stessa Cdp, l’obiettivo di questo nuovo strumento è quello di “sostenere le imprese italiane e il nostro territorio duramente colpiti dall’emergenza coronavirus, fornendo quindi una risposta concreta per limitare i danni economici e sociali nel nostro Paese”.

Nel dettaglio, afferma Cassa Depositi e Prestiti, quanto verrà raccolto con l’emissione di covidbond dovrebbe contribuire a:

  • Aiutare le imprese, soprattutto le pmi, ad accedere al settore bancario e servizi finanziari, anche attraverso prestiti diretti
  • Fornire supporto finanziario agli enti locali 
  • Finanziamento alla realizzazione, allo sviluppo, alla manutenzione o ristrutturazione di strutture sanitarie, attrezzature e tecnologie mediche per il miglioramento e protezione della salute pubblica.

Covidbond, cosa dice il Mef

Anche se in maniera più velata rispetto a Cdp, anche il Mef (ministero dell’ Economia e delle Finanza) ha svelato l’emissione dei covidbond. Nella nota ufficiale “sull’aggiornamento delle linee guida sul debito pubblico per il 2020” al punto “e” scrive: “Al fine di consentire un coinvolgimento più ampio degli investitori retail in questo contesto di aumentate esigenze di finanziamento del settore pubblico, il Tesoro offrirà al mercato strumenti pensati per questo specifico segmento”. 

“Tali emissioni – continua ancora la nota ufficiale del Mef – il cui esplicito obiettivo sarà quello di contribuire alla copertura dei provvedimenti già varati e ancora da varare da parte del Governo per fronteggiare la crisi sanitaria ed economico-finanziaria prodotta dalla diffusione del virus Covid-19, saranno incentrate su due tipologie di prodotto”:

  • Il Btp Italia che verrà proposto attraverso le modalità standard utilizzate finora con almeno un’emissione nel corso dell’anno; 
  • Un nuovo strumento di tipo nominale, particolarmente semplice e privo di meccanismi di indicizzazione, specificatamente dedicato agli investitori retail, che potrà essere proposto in più occasioni durante l’anno. 



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