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Mare Gioioso lancia Porta De Mä, il ristorante di pesce che combina Asia e Mediterraneo

Spesso soggetto di opere e sonetti, il mare è sempre più al centro dei progetti imprenditoriali di oggi. Traendo ispirazione dalle culture orientali ed europee, l’elemento marino diventa portavoce di tecniche d’avanguardia, materie prime d’eccellenza e obiettivi sociali. Da questa premessa nasce Porta De Mä, l’ultimo progetto a cura di Mare Gioioso in collaborazione con Angelo Sabatelli, chef stellato di Putignano. Per conoscere l’offerta gastronomica e la storia del progetto, abbiamo intervistato Sebastiano Gioioso, fondatore e amministratore del gruppo Mare Gioioso, e il figlio Mario.

Porta De Mä

Già precursori del lancio di due realtà targate Mare Gioioso – Yorokobi, specializzata in sushi, e Gaudium, specializzata in cucina territoriale, rispettivamente a Fasano e Torre Canne, in provincia di Brindisi – Sebastiano e Mario Gioioso hanno investito in un terzo progetto gastronomico a Monopoli: Porta De Mä.

“Porta de Mä è il fiore all’occhiello del nostro progetto”, dice Sebastiano. “Grazie alla collaborazione con Sabatelli, abbiamo creato, nel centro antico di Monopoli, un posto dove si incontrano armoniosamente la cucina fusion e il frutto dell’attività dei nostri pescherecci. Un’eccellente cantina di vini completa questo piccolo angolo di bontà e ricercatezza”.

Concretezza e qualità

Con il suo design elegante e uno stile etereo, il ristorante rappresenta una cucina di mare seducente, con un connubio tra concretezza e qualità del prodotto. Le proposte sono eleganti e curate, mettono in risalto i sapori e i profumi del Mediterraneo e dell’Asia.

“Porta De Mä nasce per valorizzare i prodotti di qualità”, dice Mario. “Vogliamo portare in tavola il meglio che il mare possa offrire, per esaltarne le caratteristiche grazie al talento e all’esperienza di un maestro della cucina. Ho avuto la fortuna di poter viaggiare molto negli ultimi anni, e ho pensato a Porta De Mä traendo ispirazione da alcuni locali che ho apprezzato, in Europa e in Asia. Vogliamo offrire un’esperienza indimenticabile agli appassionati della cucina di mare, con piatti semplici ma curati, eleganti e sostanziosi, pensati per sfruttare tutto il potenziale di un prodotto unico nel suo genere, ma anche con un servizio raffinato, ricercato”.

Ciò che si evince, quindi, è la trasformazione di un’azienda commerciale in un acceleratore di progetti enogastronomici che eleva la materia prima a protagonista delle sue opere. Un successo confermato anche dalla crescente richiesta di rilevare l’esperienza ristorativa per declinarla in un fenomeno etico-sociale sempre più vicino ai clienti. Sempre più ricco e variegato.

Niente sprechi

Le origini di Mare Gioioso nascono dalla quarantennale esperienza di Sebastiano Gioioso, che, spinto dal desiderio di misurarsi nel settore della pesca commerciale, dopo aver chiuso una precedente esperienza imprenditoriale con altri soci, nel 2016 ha deciso di creare l’azienda come amministratore delegato. Ha dato vita così, nel cuore della Puglia, a un’azienda di import-export attiva nella salvaguardia dell’ambiente, attraverso sistemi a impatto ridotto.

Il punto di forza di Mare Gioioso sta nel rappresentare una vasta gamma di pescato proveniente dai porti di Monopoli, Brindisi, Mola di Bari, Otranto, Gallipoli, Santa Maria di Leuca, Savelletri, Termoli e Ortona. Grazie al lavoro di oltre 70 pescherecci, che forniscono in esclusiva il loro pescato, Mare Gioioso offre prodotti freschi e selezionati. Inoltre, ogni giorno giungono negli stabilimenti prodotti ittici, sia freschi che congelati, da ogni parte del mondo.

In termini di sostenibilità, Sebastiano Gioioso tiene fede ai valori della vita marina. Valorizza prodotti locali a chilometro zero, riduce la produzione di rifiuti, scarichi ed emissioni per limitare l’impatto sul territorio. Inoltre ha razionalizzato i consumi di energia elettrica (attraverso una corretta gestione della catena del freddo), di acqua potabile e gas. Evita sprechi di prodotti alimentari e di risorse aziendali, ottimizzando la gestione dei prodotti, le rotazioni e le scorte, effettuando donazioni nei confronti di enti caritatevoli per diminuire scarti e distruzioni.

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