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Meta nel mirino della Procura di Milano: presunta evasione fiscale di 870 milioni di euro

Questo articolo è stato aggiornato il 23 febbraio alle ore 9.00 con la dichiarazione di Meta a commento della vicenda

Meta finisce nel mirino della Procura di Milano. Secondo le indagini, la società diretta dal miliardario Mark Zuckerberg avrebbe nascosto al Fisco una cifra pari a circa 870 milioni di euro. 

Fatti principali

  • La Procura di Milano ha reso noto di aver aperto un fascicolo contro Meta. Il reato contestato: omesso versamento dell’Iva per una cifra pari a circa a 870 milioni di euro
  • La cifra è emersa in seguito agli accertamenti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf in base alla mancata presentazione della dichiarazione dell’imposta sul valore aggiunto da parte di Meta per gli anni che vanno dal 2015 al 2021.
  • Nel dettaglio, la Guardia di Finanza ha fatto un calcolo ad hoc sulla cosiddetta permuta di beni differenti. In sostanza, l’Iva non versata riguarda l’iscrizione degli utenti sulle diverse piattaforme social. Iscrizioni che avvengono gratuitamente anche se l’utente in realtà paga una sorta di ‘fee’, ossia mette a disposizione i propri dati personali con tanto di potenziale profilazione.
  • Avviata dalla Procura Europea, ieri l’indagine è passata per competenza ai pm milanesi.

La risposta di Meta

“Prendiamo sul serio i nostri obblighi fiscali e paghiamo tutte le imposte richieste in ciascuno dei paesi in cui operiamo.  Siamo fortemente in disaccordo con l’idea che l’accesso da parte degli utenti alle piattaforme online debba essere soggetto al pagamento dell’Iva”, dichiara a Forbes.it un portavoce di Meta. “Come sempre, siamo disposti a collaborare pienamente con le autorità rispetto ai nostri obblighi derivanti dalla legislazione europea e nazionale”, conclude.

Sullo sfondo

Negli ultimi quattro anni, Meta (fino al 2021 Facebook), è risultata la società più colpita in assoluto, dal punto di vista giudiziario, tra le big tech. È stata infatti condannata a pagare 6,6 miliardi di euro tra sanzioni e risarcimenti imposti da autorità e tribunali di vari paesi del mondo. Nel 2019 la Federal Trade Commission le comminò una sanzione record di 5 miliardi di dollari per le violazioni dei dati personali degli utenti nell’ambito dello scandalo Cambridge Analytica.

A margine

A novembre 2022, Meta ha annunciato il licenziamento di 11mila dipendenti. E, secondo quanto rivelato dal Wall Street Journal, sarebbe pronta a una nuova ondata di licenziamenti. 

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