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Bonus vacanze, superbonus, stipendi e pagamenti: cosa cambia da oggi 1 luglio

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel suo ufficio (Shutterstock)

Bonus vacanze, taglio del cuneo fiscale (con conseguente aumento delle buste paga), superbonus per la ristrutturazione delle case, credito d’imposta per i pagamenti elettronici e nuovo tetto di spesa per l’utilizzo dei contanti.  Sono queste alcune delle misure che da oggi, mercoledì 1 luglio, entreranno in vigore e creeranno un nuovo spartiacque all’interno del settore lavorativo ed economico del sistema Italia.

Anche se alcune, soprattutto quelle introdotte dal Decreto Rilancio, come il bonus vacanze e il superbonus,  non sono totalmente chiare e possono essere ancora subire delle modifiche, visto che il suddetto decreto non è ancora stato convertito in legge dal Parlamento e quindi può subire ancora delle modifiche.

Cosa cambia dall’1 luglio

Taglio del cuneo fiscale: come funziona e chi ne giova

Partendo proprio dal taglio del cuneo fiscale, secondo quanto affermato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in un’intervista alla Rai, permetterà “di aumentare gli stipendi a circa 16 milioni di lavoratori”. Si tratta circa “di 80-100 euro netti in più al mese in busta paga per 4,5 milioni di persone” – rivela il numero uno del Mef – e “per 11 milioni i vecchi 80 euro arriveranno a 100”. In totale, quindi, si parla di un taglio delle tasse di oltre 7 miliardi di euro l’anno. 

Ecco nel dettaglio come funzionerà e quali fasce ne gioveranno:

  • dipendenti con reddito da 8.174 a 26.600 euro: 20 euro in più in busta paga rispetto al bonus Renzi: quindi da 80 a 100 euro.
  • dipendenti con reddito da 26.600 e 28mila euro: aumento di 100 euro
  • per dipendenti con redditi superiori ai 28mila euro, il taglio del cuneo fiscale diventa una detrazione in busta paga, così strutturata: redditi da 28mila a 35mila euro: bonus decrescente da 480 a 80 euro; redditi da 35mila a 40mila euro: bonus decrescente da 80 a 0 euro

È importante sottolineare che rimarranno esclusi i lavoratori dipendenti incapienti, cioè coloro che hanno un reddito inferiore a 8.145 euro e che non bisognerà effettuare nessuna richiesta per l’ottenimento di questo aumento in busta paga. Lo sconto, infatti, verrà applicato direttamente dal datore di lavoro. 

Tetto contanti e credito d’imposta per pagamenti con carte

Sempre da oggi, 1 luglio, saranno introdotte due nuove misure riguardo i pagamenti che si inseriscono sempre di più all’interno di uno degli obiettivi da sempre perseguiti dallo Stato: la lotta all’evasione fiscale.

Infatti, se da una parte per la quinta volta dal 2010, viene ulteriormente abbassato il tetto per l’uso dei contanti, che scende da 3mila a 2mila euro (per poi passare a mille euro da gennaio 20202), dall’altra il governo giallorosso ha deciso di agevolare ulteriormente l’utilizzo delle carte e dei bancomat.

Infatti, i commercianti e i professionisti avranno diritto a uno sconto fiscale del 30% sulle commissioni, soprannominato credito d’imposta, per tutti i pagamenti elettronici accettati.

Bonus vacanze e superbonus per la ristrutturazione

Se per le precedenti misure vi sono pochi dubbi, sul bonus vacanze e sul superbonus al 110% per la ristrutturazione delle case (in partenza sempre da oggi 1 luglio) ci sono ancora diversi dubbi, sia per il fatto che il Decreto Rilancio deve essere ancora convertito in legge e potrebbe cambiare alcuni punti (come l’estensione del superbonus a tutte le tipologie di seconde case), sia per motivi prettamente esecutivi.

Per fare un esempio, il bonus vacanze fino a 500 euro (per un nucleo familiare composto da 3 persone, 300 euro per due e 150 euro per i single) previsto per chi soggiorna in strutture ricettive italiane come hotel, b&b o campeggi, potrebbe non essere facilmente ricevibile.

Infatti, partendo dal presupposto che che l’80% del bonus sarà erogato attraverso l’app per i servizi pubblici IO, cui si accede con Spid o carta d’identità digitale (e al momento in molti non sono riusciti ancora a registrare un proprio account Spid) e il 20% si tradurrà come detrazione dalla dichiarazione dei redditi. Inoltre, alcune agenzie di viaggi hanno rivelato alla nostra redazione, che ancora c’è molta confusione in merito alla sua erogazione e che molte strutture potrebbero avere diversi problemi nella sua concessione, vista l’attuale crisi di liquidità che ha colpito il settore.

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