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Come funziona Zepeto, l’app coreana per creare avatar digitali che ha conquistato brand del lusso come Gucci e Ralph Lauren

Dalla sua pagina web si legge questa descrizione: “una social app in cui crei una versione digitale di te stesso e poi fai amicizia. Il funzionamento di Zepeto è semplice: quando apri l’app, ti verrà chiesto di caricare una tua foto o di farti un selfie. A quel punto il sistema rileverà le caratteristiche distintive del tuo viso e creerà un avatar con la tua immagine. All’inizio non avrai molto, niente vestiti, niente oggetti. Ma quando inizierai a partecipare a sfide e incontrare nuove persone, potrai guadagnare punti e usarli per comprare vestiti e decorare il tuo spazio virtuale”.

Un nuovo mondo digitale insomma, che a tratti ricorda Sims e Second Life, ma sembra avere una logica ancora più semplice. Fondata nel 2018 da un’azienda dalla Corea del Sud, Snow, Zepeto è diventata sempre più popolare tra le generazioni più giovani in Corea del Sud e in altri paesi asiatici. Una volta scaricata consente di creare avatar in 3D che possono interagire con altri utenti presenti sulla piattaforma attraverso messaggi e incontri digitali.

Secondo Sensor Tower, realtà che offre informazioni di mercato e metriche sulle prestazioni di livello aziendale nell’ecosistema delle app mobili, a luglio 2021 Zepeto ha messo a segno ricavi pari a 400 mila dollari per un totale di 4 milioni di download. Come ha riportato nel 2016 il sito di TechCrunch, intravedendo le potenzialità dell’app già nel 2016 Mark Zuckerberg aveva chiesto al fondatore di Snow, Hae-Jin Lee, di acquisire l’azienda ma Lee si rifiutò.

https://www.youtube.com/watch?v=UNNIQVBEE_4

Ma ora passiamo ai big del lusso. Che dopo aver sperimentato i videogame e lo streaming, ora pensano agli avatar per vendere le loro collezioni. In ordine di tempo, veterana fu Gucci a febbraio di quest’anno. Altri brand di abbigliamento furono poi Nike e The North Face, e Hyundai che ha permesso agli utenti di provare virtualmente la sua linea Sonata N.

Il marchio ammiraglio di Kering aveva stretto una partnership con Zepeto, in base alla quale era possibile personalizzare gli avatar e creare mondi immaginari. Nell’ambito della collaborazione con Gucci, gli utenti potevano vestire il loro avatar con i capi delle collezioni della maison acquistabili sull’app. Ora è invece il turno di Ralph Lauren che ha progettato una linea di abbigliamento virtuale all’interno di Zepeto. Ogni modello, tra questi camicie, maglioni, occhiali da sole e berretti da baseball, costa da 14 a 40 ZEM, la valuta digitale dell’app che converte in dollari (i prezzi si aggirano tra i 0,57 e 2,86 dollari americani).

E non finisce qui perché sulla piattaforma il marchio americano offrirà una versione virtuale dei luoghi più iconici di New York City e un concerto virtuale durante il quale gli avatar indosseranno la collezione in versione 3D di Ralph Lauren. Lo scorso anno, il brand del cavallino aveva collaborato con Snapchat per il lancio di una collezione dedicata ai bitmoji, sticker che gli utenti possono creare ispirandosi al proprio aspetto fisico per poi condividerli sui social network (su questa stessa onda, Burberry ha rilasciato la sua prima serie di NFT all’interno di Blankos Block Party, un gioco basato sulla blockchain che consente ai giocatori di collezionare giocattoli digitali).

    (gucci.com)
    (gucci.com)

Ma la privacy? Staremo a vedere. Intanto, basti sapere che, attraverso l’accettazione di termini di servizio presentati in lingua coreana, l’applicazione Zepeto condivide con alcune aziende come Unity Ads e AppsFlyer i dati degli utenti relativi a indirizzo IP, numero di telefono e indirizzo e-mail. Dati che, con ogni probabilità, possono essere sfruttati dalle aziende che diffondono pubblicità online.

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