Marcello Polito e Nicolò Stabile
Cultura

L’avanzata degli Nft: la voce più influente dell’arte non è una persona ma una tecnologia

Tra i fenomeni che hanno condizionato maggiormente il panorama artistico nel 2021, senza dubbio possiamo individuare l’arte digitale e gli Nft. Il forte successo dell’arte che si basa sulla tecnologia blockchain ha prodotto l’ascesa di nuovi artisti che sviluppano la propria creatività non sulla tela ma su un supporto digitale.

Banalizzare il fenomeno o cercare di liquidarlo con “non è arte” o “è l’arte per i ragazzini” sarebbe un errore grave: oggi, infatti, ci sono diversi indicatori che mostrano come gli Nft siano entrati nel sistema dell’arte per restarci. Il loro ingresso è avvenuto in pompa magna e con valutazioni milionarie. Collezionisti, case d’aste e anche istituzioni hanno accolto questo cambiamento radicale. Anche Miami Art Basel ne ha preso atto e, insieme ai tradizionali eventi dedicati all’arte contemporanea fisica, sono stati tanti quelli dedicati all’arte digitale.

Un nuovo modo di comunicare con la Gen Z

La Crypto art è link più forte oggi con le nuove generazioni. C’è chi arriva a scoprire questo fenomeno partendo dalla passione per le arti figurative, chi invece dai meccanismo del trading, chi dalla passione per ethereum o bitcoin o chi, come gli artisti, dal voler esprimere la propria creatività alla pari di Jeff Koons, George Condo, Kaws o altri artisti entrati nel firmamento del panorama internazionale.

Ricordate quando sono nati gli sms? Si diceva che nessun adulto li avrebbe usati davvero. Da allora sono passati poco meno di 30 anni e, oggi, chi ha uno smartphone in mano, molto probabilmente starà mandando un messaggio di testo o un vocale: la tradizionale telefonata è soltanto una delle possibilità per contattare qualcuno e spesso non è quella più usata per connettersi. Questo significa che la crypto art sarà l’unica forma di arte contemporanea? Sicuramente è una nicchia degna di considerazione al pari della street art, della scultura o della video arte.

La riprova di questo ragionamento viene dal consueto ranking delle 100 persone più influenti del mondo dell’arte realizzato da ArtReview. La classifica, fatta da una delle più autorevoli testate di arte e giunta alla sua ventesima edizione, mette al primo posto per la prima volta non un individuo ma una tecnologia: ERC – 721, lo standard per i token non fungibili in rete Ethereum.  Cosa significa? Che gli Nft hanno sconvolto il mercato dell’arte e sono per il 2021 la “cosa” più influente del sistema dell’arte contemporanea.

Progetti come CryptoPunks – per citarne uno – hanno acceso la scintilla per il collezionismo di oggetti da collezione digitali e l’ERC-721, protocollo nato nel 2017, ha trasformato i dati in proprietà virtuali e il mondo. Grazie a questo protocollo l’arte tradizionale ha iniziato a rendersi conto che la cultura digitale può essere essere rara e molto costosa. Con i prezzi sbalorditivi raggiunti per il lavoro del più noto crypto artista Beeple (il suo Everydays: the first 500 days è stato battuto all’asta da Christie’s per oltre 69 milioni di dollari) nell’ultimo anno il mercato dell’arte ha scoperto una nuova generazione di artisti e di collezionisti.

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La classifica Power 100 di ArtReview, realizzata da oltre 30 esperti d’arte, vede nelle prime posizioni l’antropologa Anna L. Tsing (secondo posto), il collettivo indonesiano Ruangrupa (al terzo)  e l’artista americano Theaster Gates al numero 4, seguito dalla tedesca Anne Imhof. Una menzione particolare la merita l’artista cinese Cao Fei, settima, che sta cambiando i paradigmi culturali cinesi.

Nel 2021 artisti, curatori, gallerie e pensatori hanno riflettuto sui cambiamenti climatici causati dall’uomo, sul capitalismo vorace e sulla sostenibilità ambientale. Tra questi ci sono il collettivo indigeno australiano Karrabing Film Collective (ottavo posto), la curatrice Lucia Pietroiusti (tredicesima), l’artista Olafur Eliasson (quindicesimo) e la linguista e attivista Yásnaya Elena Aguilar Gil (posizione 86).

Il mercato degli Nft In Italia

Tornando agli Nft, anche l’Italia ha grandi esponenti che si riconoscono in questa forma artistica e uno di questi è certamente DotPigeon, che durante Art Basel a Miami è stato scelto per The Gateway, una iniziativa di Nft Now e Christie’s che riunisce i principali artisti e creativi digitali al mondo e comprende un’esperienza immersiva e un’asta tenuta da Christie’s.  Oltre a DotPigeon l’italia è rappresentata a questa manifestazione da Federico Clapis, Skygolpe e Fabio Giampietro.

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DotPigeon commenta cosi l’ascesa degli Nft: “Per troppo tempo l’arte digitale e i suoi protagonisti sono stati relegati alle periferie dell’impero, esclusi dall’élite artistica, dalle fiere, dalle gallerie e dalle case d’aste. Quest’anno, grazie all’avvicinamento degli Nft a un pubblico più allargato, ha segnato un momento storico rivoluzionario. Gli show in musei e gallerie, i takeover nelle fiere, l’enorme numero di persone che sono state coinvolte, il Collin’s Dictionary che indica Nft come parola dell’anno e, ovviamente, la Power 100 di ArtReview, non fanno altro che confermarlo”.

    Deasparate Ape Wives
    DotPigeon

La galleria italiana che crede nei nuovi talenti

Tra le gallerie italiane ad avere abbracciato il cambiamento c’è Plan X Art Gallery, che ha rilasciato con Nifty Gateway – la principale piattaforma curatoriale di vendita e scambio di Nft – diversi progetti di crypto art. Marcello Polito e Nicolò Stabile, fondatori della galleria, commentano cosi il fenomeno: “Abbiamo fondato Plan X con lo scopo di dare spazio e rappresentare le correnti artistiche della nuova generazione dell’arte contemporanea, seguendo quello che per noi avrebbe rappresento il futuro dell’arte. Nnon a caso, il nostro primo show nella galleria di Milano è stato nel 2018 con DotPigeon. Essere a Miami per partecipare all’asta di Christie’s con un’opera Nft realizzata da DotPigeon rappresenta per noi una delle più grandi soddisfazioni. Questa è la prova che l’arte digitale ha acquistato oggi, finalmente, lo stesso peso delle forme più tradizionali di espressione. Stiamo assistendo a una vera e propria rivoluzione in cui il digitale sarà sempre più protagonista e non più considerato arte di serie B”.

Uno dei fenomeni dell’universo Nft sono i cosiddetti “collectible”: oggetti da collezioni digitali che, come ricordato, con CryptoPun, o coi più recenti Bored Ape Yacht Club e Desperate ApeWives hanno raggiunto cifre da capogiro. “Oggi i collezionisti sono disposti a spendere fortune su opere d’arte digitali appena create, non solo per l’aspetto artistico intrinseco, ma anche perché esse fungono da porta di accesso a una community dove si incontrano virtualmente altri investitori. I creator rendono aggiungono al tutto un ulteriore valore”, commenta The Gardener, co-fondatore di Desperate ApeWives.

Ronnie Pirovino
Ronnie Pirovino

Infine Ronnie Pirovino, collezionista americano nonché curatore di progetti artistici di grande valore, che aggiunge: “Con Christie’s stiamo creando un porta di ingresso tra il passato e il futuro e stiamo sfruttando questa nuova energia a Miami.  Curare un’esperienza che rifletta il momento odierno e che fa convergere tecnologia e arte in modo innovativo è incredibilmente eccitante”.

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