Lorenzo Bertelli
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Chi sono gli italiani nella classifica Forbes dei direttori marketing più influenti al mondo

Ci sono anche tre italiani nella classifica di Forbes dei 50 direttori marketing più influenti del mondo. Una classifica rivoluzionata rispetto all’edizione del 2021, con 21 tra i cmo per la prima volta nella graduatoria. Al primo posto della classifica, come l’anno scorso, troviamo una donna: Dara Treseder, cmo di Peloton Interactive.

La classifica, realizzata in collaborazione con Sprinklr e LinkedIn, come viene specificato da Forbes “non è e non è mai stata ‘pay for play’. È interamente basata sui dati. Per l’elenco di quest’anno abbiamo analizzato miliardi di punti dati su 14 indicatori, divisi in tre macro aree: impatto personale sul marchio, prestazioni del marchio e industria e influenza interna, ciascuna misurata da origini dati distinte”.

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Gli italiani in classifica

L’italiana che occupa la posizione più alta in classifica è, come per l’edizione 2021, Alessandra Bellini, chief customer officer di Tesco, catena di negozi alimentari britannica. Bellini, al 14° posto della graduatoria, è responsabile della costruzione del marchio a livello globale e contribuisce a garantire che il cibo sano sia accessibile a tutti. Sotto la sua guida, spiega Bellini, Tesco ha dimostrato di essere “dalla parte delle persone” in un periodo di alta inflazione.

Al 20esimo posto c’è invece Lorenzo Bertelli, group marketing director di Prada. Bertelli, 34 anni, è il primogenito di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli. L’anno scorso Bertelli si trovava al 44°posto della classifica. Grazie al 34enne amo (ed erede di Prada) Prada ha compiuto dei passi avanti decisivi nel digitale. Nel 2021, sono diventate virali una collezione messa in scena contemporaneamente sulle passerelle di Milano e Shanghai a una sfida TikTok, con i cappelli a secchiello di Prada da 595 dollari, che hanno raccolto 9,6 miliardi di visualizzazioni.

In 47esima posizione c’è Enrico Galliera, chief marketing and commercial officer di Ferrari. Al dodicesimo anno di attività nell’azienda di Maranello, Galliera sta rafforzando il concetto di esclusività legato alla Ferrari. L’azienda nel 2021 ha venduto oltre 11.000 veicoli. Per Galliera e il suo team marketing, quando un cliente prende in consegna la propria auto, deve vivere un’esperienza unica e personalizzata. Dal Ferrari Owner’s Club al successo del marchio nella Formula 1, Galliera si sta preparando anche alla transizione elettrica dell’azienda: Ferrari prevede di rilasciare il suo primo veicolo elettrico commerciale nel 2025.

New entry Stefano Curti, chiefs brand officer dell’area consumer beauty dell’azienda di bellezza Coty. Curti è nato in Italia da famiglia italo-francese ed è ora cittadino statunitense. In qualità di cbo, il mandato di marketing di Curti si estende a tutti i marchi di bellezza di consumo di Coty: CoverGirl, Max Factor, fragranze Gucci e Rimmel. Il lavoro di Curti influenza il modo in cui i marchi consentono alle persone di esprimersi, attraverso un portafoglio di prodotti che spaziano da quelli di lusso a quelli a prezzi popolari.

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La classifica dei 50 cmo più influenti

I 50 cmo riconosciuti come i più influenti al mondo rappresentano aziende che vantano oltre 8 milioni di dipendenti a livello globale e quasi 8 mila miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato. Delle imprese rappresentate da questi cmo, il 35% è in attività da oltre 100 anni ciascuna.

Al primo posto della classifica troviamo novità rispetto al 2021. L’anno scorso infatti il podio era tutto al femminile quest’anno invece ci sono una donna e due uomini. Al primo posto sale Dara Treseder, cmo di Peloton Interactive, azienda di attrezzi sportivi. Treseder ha portato la società “oltre la bicicletta” grazie a una strategia di marketing e di comunicazione multipiattaforma.

Sul podio troviamo inoltre William White, cmo di Walmart, azienda proprietaria dell’omonima catena di negozi al dettaglio. Da quando ha iniziato a ricoprire questo ruolo a metà del 2020, White ha abbracciato l’impegno di Walmart nell’aiutare i clienti a “vivere meglio”.

Al terzo posto c’è Fernando Machado, cmo di Activision Blizzard, la società di gaming acquistata da Microsoft per 69 miliardi di dollari. Noto per il suo coraggio e la sua creatività, Machado ha il compito di aumentare il valore del marchio attraverso la comunicazione per attirare nuovi utenti, portare ricavi e stimolare l’attesa per le nuove uscite, con un marketing che ricorda quello che anticipa l’uscita di grandi film.

La cmo Hall of Fame per i dieci anni della classifica

Per celebrare il 10° anniversario della classifica dei cmo più influenti al mondo, Forbes ha creato la cmo Hall of Fame, inserendo i direttori marketing che sono apparsi nell’elenco almeno cinque volte. Tra questi troviamo Leslie Berland, cmo di Twitter; Chris Capossela, cmo di Microsoft; Olivier Francois, global cmo di Fiat e Lorraine Twohill, cmo di Google.

Come è stata realizzata la classifica

Per realizzare la graduatoria Forbes ha collaborato con Sprinklr e LinkedIn. Sprinklr ha misurato le interazioni del marchio utilizzando la sua piattaforma di benchmarking per aggregare oltre 2,5 miliardi di condivisioni, like, retweet e commenti sui social media relativi al marchio. La piattaforma Insights Listening di Sprinklr ha anche analizzato l’influenza personale dei cmo sulla base di oltre 260.000 menzioni . LinkedIn ha contribuito analizzando oltre 5 milioni di visualizzazioni del profilo insieme a quasi 600.000 interazioni su LinkedIn. Tutti i dati sono stati osservati nel periodo dal 1 giugno 2021 al 31 marzo 2022.

Nei casi in cui l’azienda idonea non contemplasse nell’organico un dirigente con il titolo di cmo, Forbes ha valutato il dirigente con più responsabilità nel marketing e nel digitale.

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