Nonostante le sue recenti critiche alla criptovaluta, il miliardario fondatore di Tesla, Elon Musk, ha voluto precisare di essere ancora un “sostenitore” del Bitcoin. Musk ha confermato che sia lui, sia le sue società – SpaceX e Tesla – ne detengono una certa quantità. Anche se ha ribadito di essere preoccupato per le implicazioni ambientali della criptovaluta.
Fatti chiave
- Il fondatore e ceo di Tesla ha parlato delle sue partecipazioni personali in Bitcoin durante la conferenza ₿ Word, insieme al ceo di Twitter, nonché altro grande sostenitore della criptovaluta, Jack Dorsey.
- Elon Musk ha affermato di essere “generalmente” un sostenitore di Bitcoin, ma è comunque preoccupato per l’impatto ambientale scaturito dal mining.
- “Una cosa a cui bisogna prestare attenzione con le criptovalute, in particolare Bitcoin, è che usi una quantità eccessiva di energia, con un impatto negativo nei confronti dell’ambiente“, ha detto Musk.
- Musk ha rivelato che sia lui, sia tutte le sue società, hanno investito in Bitcoin. Confermando ufficialmente per la prima volta tutte le indiscrezioni secondo le quali la sua società aerospaziale, SpaceX, possedesse anche Bitcoin.
- Elon Musk ha anche dichiarato di possedere personalmente Ethereum -facendo quindi aumentare il prezzo del rivale di Bitcoin a oltre duemila dollari – e Dogecoin, la criptovaluta meme a cui si è particolarmente interessato negli ultimi mesi.
La citazione
Musk ha rivelato che non vuole vendere i suoi Bitcoin. “Se il prezzo della criptovalute scende, perdo soldi. Potrei seguire lo schema del pump e dump (ossia gonfiare appositamente il prezzo di un’azione, attraverso affermazioni positive false e fuorvianti, al fine di venderle a un prezzo più alto), ma non lo faccio”, ha detto. “Sicuramente non credo nella politica di alzare appositamente il prezzo per poi vendere o fare qualcosa del genere. Mi piacerebbe che il bitcoin abbia successo”.
Un fatto sorprendente
A parte gli investimenti in criptovalute, Elon Musk ha affermato che l’unico titolo quotato in borsa che possiede in questo momento è quello di Tesla. “L’unica cosa significativa che possiedo al di fuori di Tesla è SpaceX”, ha sottolineato.
Che cosa aspettarsi
In attesa di un aggiornamento sullo stato delle partecipazioni in Bitcoin di Tesla – che sarà possibile avere il 26 luglio, quando saranno pubblicati i risultati del secondo trimestre -, la casa automobilistica ha venduto circa il 10% degli 1,5 miliardi di dollari che aveva investito in Bitcoin nel primo trimestre, a febbraio. Una mossa che ha contribuito, con poco più di 100 milioni di dollari, all’utile netto trimestrale da record. Da quel momento, il valore dei Bitcoin in possesso dell’azienda è diminuito di oltre 1 miliardo di dollari, poiché il prezzo della valuta ha continuato a oscillare intorno a 30mila dollari: circa la metà del massimo storico del 14 aprile, pari a 63.863 dollari.
Il contesto
Dopo la crescita di inizio 2021, il prezzo del Bitcoin è crollato ad aprile, facendo abbassare la capitalizzazione di mercato complessiva del mercato delle criptovalute di circa mille miliardi di dollari. Ciò è avvenuto dopo che Elon Musk ha espresso clamorosamente dei dubbi sull’impatto ambientale dei Bitcoin – che ha continuato a evidenziare anche adesso -, subito dopo che Tesla aveva annunciato di accettare la criptovaluta come mezzo di pagamento. Da allora la criptovaluta è andata incontro a ingenti perdite, anche perché è aumentato sia il controllo normativo in tutto il mondo, sia la repressione contro il mining in Cina.
I contro
Mercoledì, Musk ha riconosciuto che c’è stato un progresso verso la sostenibilità. “Sembra che Bitcoin si stia spostando pesantemente verso l’uso di energia rinnovabile”, ha detto.
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